Vertice sul clima di Copenaghen: missione fallita

Il vertice sul clima, svoltosi a Copenaghen, si è chiuso venerdì 18 dicembre con un effimero accordo considerato dalla maggior parte degli esperti una vera e propria delusione. Il testo, non legalmente costrittivo, prevede un tetto di 2 gradi all’aumento della temperatura rispetto all’era pre-industriale, e non fissa nessun parametro vincolante sulla riduzione delle emissioni di CO2. Si prevede inoltre un fondo di 30 miliardi di dollari da destinare, per il triennio 2010-12, ai Paesi in via di sviluppo, i quali non sono comunque rimasti soddisfatti dall’entità di tale cifra.

E se da una parte il presidente U.S.A Obama torna a casa con una sconfitta più d’immagine che politica, sul versante opposto esulta la Cina, contraria ad ogni forma di accordo che prevedesse un limite alle emissioni di anidride carbonica.

Da aggiungere, infine, che il vertice di Copenaghen conferma che esiste un grande divario fra la politica e la scienza. Una politica che non appoggia una verità scientifica urlata da ricercatori e scienziati di tutto il mondo: il pianeta è al collasso e per salvarlo non occorrono slogan e finte promesse ma solo norme chiare e trasparenti.

Gianluca Carta

(21/12/2009)